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la memoria

Con il nome memoria si capisce la facoltà del sistema nervoso di tenere a mente e assorbire informazioni da ordinare e richiamare. Viene anche chiamato memoria personale o memoria matematica poiché spesso viene messa in collegamento con le informazioni da memorizzare. Secondo la durata della memorizzazione esistono tre differenti tipi di memoria: la memoria cortissima, la memoria corta, e la memoria lunga.

All'inizio si è pensato alla memoria come ad un cassetto nel cervello. Tutto ciò che si impara o si vive, viene depositato lì e in caso di bisogno richiamato. Ma una memoria così non esiste. E' formata da tanti sistemi differenti.

La memoria corta è la porta d'ingresso per tutti i nostri ricordi. In esso vengono memorizzati informazioni in pochi secondi o pochi minuti. Tutto ciò a cui noi ci ricordiamo da tempo deve possedere la capacità di superare la zona di collegamento al cervello: l'ippocampo. Qui le informazioni vengono filtrate, valutate e confrontate con ricordi memorizzati. Se le informazioni sono sufficienti vengono memorizzate nella memoria lunga della grande corteccia cerebrale.

La memoria lunga memorizza differenti tipi di ricordi in diversi sistemi, ricordi di percorsi conosciuti nella cosidetta memoria procedurale. Questa parte di memoria lunga memorizza soprattutto i procedimenti del movimento come per esempio, andare, correre o andare in bicicletta. Una volta imparato non dimentichiamo più. La memoria procedurale funziona completamente senza saperlo cioè è automatica. Soprattutto nel cervelletto vengono memorizzate queste cose.

Un'ulteriore parte della memoria è la cosidetta memoria percentuale. Tutto ciò che nella norma o come modello abbiamo riconosciuto viene memorizzato qui. Per esempio un gatto si differenzia da un cane o un panorama estivo si differenzia da uno invernale. Nelle regioni della grande corteccia cerebrale sono memorizzate simili modelli elementari. Un'altra parte della memoria la carichiamo con fatti, saperi, la memoria del sapere. Per esempio che Pechino sia la capitale della Cina o che Albert Einstein il fondatore della teoria della relatività. Questo tipo di sapere viene lavorato nella parte sinistra del cervello, dove sono anche presenti i centri importanti per l'uso della parola.

E poi esiste ancora la cosidetta memoria autobiografica. Memorizza le nostre personali attività e ricordi. Per esempio, i ricordi del primo giorno di scuola, il primo bacio o anche pochi ricordi non piacevoli come un incidente. Ricordi di situazioni che sul campo emotivo ci significano qualcosa, restano ben memorizzati. Questo sistema memorizzante è molto complesso. Più aree cerebrali lavorano qui in sincrono. La nostra memoria è quindi formata da sistemi differenti. Non abbiamo una memoria ma molte.